« Lascio Sisifo ai piedi della montagna! Si ritrova sempre il proprio fardello. Ma Sisifo insegna la fedeltà superiore che nega gli dèi e solleva i macigni. Anch'egli giudica che tutto sia bene. Questo universo, ormai senza padrone, non gli appare sterile né futile. Ogni granello di quella pietra, ogni bagliore minerale di quella montagna, ammantata di notte, formano, da soli, un mondo. Anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo. Bisogna immaginare Sisifo felice. » | ||||||
Il mito di Sisifo - Albert Camus | « Cet univers désormais sans maître ne lui paraît ni stérile, ni fertile. Chacun des grains de cette pierre, chaque éclat minéral de cette montagne pleine de nuit, à lui seul, forme un monde. La lutte elle-même vers les sommets suffit à remplir un cœur d'homme. Il faut imaginer Sisyphe heureux. » |
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alpe di Siusi - 2013 - Foto Pietro
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domenica 26 febbraio 2012
Sisifo - Sisyphe
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A quando l'incontro con la madre terra?
RispondiEliminaA quando non riuscirai più a sollevare il macigno, perchè avrai preso così tante bastonate dalla vita che sarai a faccia all'aria, ai piedi della montagna, con le ossa rotte. Allora, forse,ti ricorderai della poesia di Trilussa "La tartaruga"
RispondiElimina"Mentre, una notte, se n'annava a spasso,
la vecchia Tartaruga fece er passo
più lungo de la gamba e cascò giù
co' la casa vortata sottinsù.
Un Rospo je strillò: - Scema che sei!
Queste so' scappatelle
che costano la pelle... -
Lo so: - rispose lei -
ma, prima de morì, vedo le stelle."
Questo importa, cioè trovare qualcosa che comunque abbia dato significato alla ricerca, al tentativo, alla lotta.